venerdì 26 marzo 2010

Quello che è stato ...

Sulla carta aveva le caratteristiche per essere uno dei PN più “verdi” fra i ben VENT’OTTO piani norma approvati nel PRG, in quanto a fronte di una superficie impegnata di circa 77.000 mq. prevedeva ben 37.000 mq. di VERDE PUBBLICO che insieme agli oltre 35.000 mq. di verde pubblico previsti nel PN28 (ex fornace Cavasin) avrebbe consegnato alla cittadinanza un ampliamento del vicino Parco Nuove Gemme di oltre 72.000 mq.
Ma cosa accadde poi?
La necessità di realizzare la strada a servizio della stazione di Spinea, destinata nel prox futuro a collegarsi con quella di Maerne in quella che sarà la cosiddetta “Circonvallazione Nord” porta alla realizzazione di via 11 settembre che arriverà fino all’innesto in rotonda vicino al nuovo passaggio a livello di Assegiano, IL CASO VUOLE che il percorso della nuova strada passi ESATTAMENTE NEL MEZZO delle aree destinate a VERDE PUBBLICO del PN20 e PN28, un nastro d’asfalto con una superficie di 17.000 mq. fatto passare sopra quello che doveva essere un pezzo importante dell’espansione del parco cittadino.
Perché non si è previsto invece di far seguire alla strada il tragitto della linea ferroviaria ed il confine Spinea/Venezia in modo da tenere unita l’area destinata a verde pubblico?
Non erano forse anche quelli “terreni incolti”… opps scusate, dimenticavo, in questo modo la strada sarebbe passata sopra i terreni appena resi edificabili. Purtroppo quando si tratta di garantire il diritto acquisito del privato questi vince sempre sull’interesse del pubblico (cioè di noi cittadini). E’ bene far presente quanto emerso dall’interrogazione del consigliere Armelaso, il quale a chiesto di sapere chi fossero i “soggetti attuatori” del Piano; è emerso che il 29% dell’area edificabile è proprietà di singoli privati, mentre ben il 71% è di proprietà di una società di cui ovviamente si conosce solo il nominativo dell’amministratore delegato. Ovviamente non è finita così, considerate inoltre che per garantire un ACCESSO SICURO alla nuova lottizzazione (privata) a metà del tratto di via 11 settembre compresa nel PN20 sarà realizzata una nuova rotatoria, frazionando e riducendo ulteriormente l’area verde residua. (pubblica), così invece di ritrovarci con un pezzo di parco in più di circa 37.000 mq. (relativamente al PN20) ci resteranno solo 20.000 mq., spezzati in tanti fazzolettini dalla via 11 settembre, dalla rotatoria e dalla strade d’accesso alla nuova lottizzazione.

In considerazione della mutata situazione:

- Non era forse il caso di rivedere l’impianto del PN20?

- Non era possibile riproporzionare e riposizionare gli interventi?

- Sarà possibile, in fase del progetto di dettaglio della lottizzazione, intervenire in modo da ridurre al minino il frazionamento dell’area verde pubblica residua?

E’ bene ricordare che la circonvallazione Nord è strada che in futuro, una volta completata, è destinata a convogliare un consistente flusso di traffico dei comuni di seconda fascia che oggi attraversa Spinea da Nord, Nord-Ovest in direzione Venezia-Mestre- e viceversa, inoltre su di essa è previsto anche l’innesto della strada che porterà direttamente al nuovo ospedale di Mestre ed alla vicina area commerciale dell’Auchan, prevedibilmente quindi, dopo il Passante e la SP81 che sarà potenziata per accogliere il traffico (anche pesante) in uscita dal casello di Spinea (Crea), Sarà questa la strada più d’importanza sul ns. territorio.

Rimpiangeremo quell’area verde di cui siamo stati espropriati e che poteva essere piantumata a bosco e costituire una valida barriera alle polveri sottili ed al rumore del traffico.

Questo è ciò che è stato, al prossimo PN … che sarà?

lunedì 22 marzo 2010

Alcune informazioni sui Piani Norma di Spinea


A Spinea sono stati previsti nel PRG ben n°28 Piani Norma per un impegno di Superficie Territoriale di circa 940.000 mq. (pari a quasi 1 Kmq - Spinea ha una superficie territoriale di circa 15 Kmq).

Di questi:
- circa il 45% è destinato a superficie fondiaria (edificabile);
- circa il 37% è destinato a superficie a verde pubblico;
- circa il 12% è destinato a superficie viaria;
- circa il 6% è destinato a superficie a parcheggio pubblico;

Quindi la superficie destinata ad essere cementificata ed asfaltata è pari a circa il 63% (592.000 mq).

La Superficie Netta di Pavimento residenziale max (SNP) cioè la massima superficie netta edificabile ad abitazione è di circa 138.000 mq. che, considerando una superficie media di 70 mq. per unità abitativa significa che saranno realizzate circa n° 1970 nuove abitazioni.

Nella rilevazione ISTAT del 2001 a Spinea risultavano residenti circa 24.500 abitanti

Nella rilevazione ISTAT del 2009 a Spinea risultavano residenti circa 26.500 abitanti

In dieci anni la popolazione di Spinea è aumentata di circa 2.000 abitanti ed è bene ricordare sono stati dieci di intensa attività edificatoria; considerato che a Spinea il nucleo famigliare medio è di n° 2,4 componenti significa che sono arrivate a Spinea circa n° 850 nuove famiglie che si presume abbiano occupato altrettante unità abitative.

Anche supponendo che le abitazioni dei PN siano LE UNICHE disponibile sul mercato (e così non è), è evidente l'enorme saldo in positivo (pur considerando che molte devono ancora essere costruite) che si traduce in centinaia di abitazioni vuote, vere e proprie case fantasma.

Se ottimisticamente (perché nel frattempo è intervenuta una forte crisi finanziaria i cui effetti, specie sul mercato immobiliare si protrarranno presumibilmente ancora a lungo) il trend degli ultimi dieci anni rimanesse invariato, è evidente che le abitazioni attualmente realizzate con i PN completati saranno sufficienti a soddisfare la domanda del mercato immobiliare di Spinea per alcuni anni a venire.

ED ALLORA PERCHÉ' A SPINEA SI STA ANCORA COSTRUENDO A RITMI CHE NON SI RISCONTRAVANO DAGLI ANNI '70?

Qualcuno dice che tutto ciò è necessario perché gli oneri di urbanizzazione servono a rimpolpare le casse comunali. In realtà è da tenere presente che per fare queste nuove case sono state realizzate nuove strade aree di verde pubblico e parcheggi; la manutenzione, le spese di pulizia i costi per l'illuminazione di queste nuove opere, sono a carico della comunità. Queste case vuote significano che non vi sono cittadini che pagano tasse per mantenere questi nuovi servizi creati in previsione del loro arrivo.

Quindi per supplire a queste nuove uscite che faremo? CONTINUEREMO A COSTRUIRE.

venerdì 19 marzo 2010

Se Spinea è così ... ci sarà un perché!

Un paio di settimane fa ho partecipato all'assemblea del Comitato Viabilità contro la realizzazione della strada di collegamento via Martiri-Capitaneo. Ho avuto quindi modo di sentire la campana dell'amministrazione e quella del Comitato. Quanto ascoltato non ha fatto altro che rafforzare la mia convinzione che sia necessario impedire la realizzazione di questa strada inutile, ma ora non voglio parlare di questo in quanto se ne discute a sufficienza sul sito del Comitato Viabilità .

Quello di cui voglio parlare qui è un'affermazione quantomai inquietante del sindaco Checchin, quando dice: qualcuno ricorderà bene un ordine del giorno del consiglio comunale che diceva NOI NON VOGLIAMO ALCUNA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA PERCHE' DOBBIAMO LASCIARE CAMPO LIBERO ALL'INIZIATIVA PRIVATA ...


Personalmente io ho sempre creduto che, una delle funzioni principali di una amministrazione (comunale, provinciale ecc.) per quanto concerne la gestione del territorio, fosse la programmazione dello sviluppo urbanistico, inteso come sviluppo armonioso, rispettoso del territorio e delle sue peculiarità, proporzionato alle necessita ed all'interesse pubblico dei cittadini. Non ritengo ammissibile che questa funzione sia stata demandata al singolo privato il quale, per propria natura, difficilmente opera scelte in funzione del "bene comune", piuttosto la sua caratteristica è quella di massimizzare il proprio tornaconto, anche a discapito del miglior interesse pubblico.

Ed allora, se Spinea negli ultimi dieci anni è diventata quello che è oggi ... un perché c'è.



martedì 16 marzo 2010

Spinea: Progetto Futuro

Abito a Spinea da quando sono nato e ricordo un tempo in cui Spinea era considerata ancora una “città di campagna”. Ora è evidente come non sia più così, Spinea non è più una città di campagna ma non è nemmeno una città in senso completo.

S’è sempre detto di Spinea che non ha una sua identità, una propria anima, ed oggi purtroppo appare ancora più vero di allora.

Com’è cambiata Spinea in quest’ultimi trent’anni, qualche marciapiede in più, le rotonde, tanti palazzi e sempre meno verde, tante strade e tanto traffico ma ancora non abbiamo una piazza degna di questo nome e scarseggiano strutture e luoghi di aggregazione al servizio dei cittadini.

Abbiamo una pluricampionessa mondiale ed olimpica di nuoto che il mondo c’invidia, ma non abbiamo una piscina, e le altre strutture sportive non sono certo al top, basti pensare allo stato in cui versa il pattinodromo.

Eppure sembra che non abbiamo imparato niente dalle lezioni del passato, e dall’esempio di chi ci sta intorno; penso a come siamo cambiate le città ed i paesi a noi vicini. La sensazione che ne ricavo, sconsolante, è che siamo rimasti terribilmente indietro e che si siano perse per strada molte opportunità.

Eppure io credo che, pur con ritardo, sia possibile risalire la china, purché a guidare la rinascita non siano figure legate ad interessi di una parte o di un’altra, ma l’unione di persone, semplici cittadini, che pur partendo da posizioni diverse riescano a lavorare con l’obbiettivo comune di restituire la dignità ed una migliore dimensione del vivere alla città, rilanciandola verso un futuro di sostenibilità e vivibilità che al momento appare precluso.